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Romano presenta il big match con Castelfiorentino: «Gli scontri diretti diranno chi siamo»

06-12-2019 14:40 - SERIE C
Dopo tre vittorie consecutive la Endiasfalti Agliana torna al Capitini per affrontare Castelfiorentino (domenica alle 18), una classica dell'alta C Gold – tutti ricorderete i playoff della passata stagione – che arrivati quasi in fondo al girone d'andata mette in palio il momentaneo terzo posto. La classifica dice che i gialloblù inseguono le due capolista con 16 punti (18 invece per Chiusi e Siena) e che Agliana è quarta con 14.

«È giusto affrontare questo big match con la giusta tensione – esordisce Riccardo Romano – ma senza caricarlo troppo. Castello arriva ad Agliana in grande fiducia dopo aver battuto la prima della classe, è una squadra forte, esperta, abituata a stare in alto. Dovremo fare grande attenzione e non sbagliare niente. Ripartendo dall'atteggiamento della gara con Chiusi, dove abbiamo messo la giusta intensità e aggressività. Sono bravi a “provocare” quindi anche sul piano nervoso servirà rimanere sul pezzo. Purtroppo, in questo momento non siamo al meglio della condizione fisica, ci sono acciaccati e altre assenze che non permettono di allenarci al completo».

Per la Endiasfalti è arrivato il momento di dimostrare tutto il proprio valore e il ciclo di quattro scontri diretti che sta per iniziare è l'occasione migliore. Castelfiorentino e Pielle Livorno in casa; il derby con Prato e poi Siena in trasferta (ad anno nuovo). Una chiusura del girone d'andata coi botti. «In queste battaglie ci misureremo la febbre – ammette Romano – sono squadre del nostro livello che dobbiamo battere per raggiungere la parte alta della griglia playoff. Ho vinto campionati partendo dal settimo posto: voglio dire che non sono partite decisive, però ci daranno delle indicazioni importanti. E poi noi dobbiamo sempre partire per vincere».

«Guardando la classifica due punti in più potevamo averli – prosegue - poco male, perché ogni campo ha le sue insidie. In squadra c'è armonia, ho trovato ragazzi super. Personalmente potrei dare di più, ma serve tempo per entrare al 100% nei meccanismi e ai compagni per trovarmi al momento giusto. L'importante, comunque, è il risultato di squadra, non chi segna. Sarebbe bello segnare sempre tantissimo, ma in squadra ci sono diversi giocatori con punti nelle mani e in campo avversari che ogni settimana decidono di difendere in modo diverso».

I margini di miglioramento comunque sono ampi. «Sicuramente l'approccio alle partite deve migliorare, anche perché con certi avversari poi non la rimetti in piedi. Dobbiamo riuscire a coinvolgere tutti nelle azioni e a correre di più in contropiede, ma in questo momento non è facile perché non siamo al completo. La fase difensiva è il nostro punto di forza e dobbiamo sempre partire da questo, soprattutto quando in attacco giriamo un po' peggio».


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